RAPPORTO delle ATTIVITA’ 2008
I giochi Olimpici si sono conclusi da più di nove mesi, ed in Cina i diritti umani continuano ad essere calpestati. Il comitato olimpico era convinto che grazie all’assegnazione dei giochi alla
repubblica popolare Cinese, la condizione degli abitanti dell’ immensa nazione asiatica sarebbe migliorata soprattutto per quel che concerne il rispetto dei diritti umani fondamentali. A
riflettori spenti sembra che la situazione sia peggio di prima. Non si hanno più notizie degli oltre 1000 tibetani arrestati nel marzo del 2008, mentre altri giacciono ancora in prigione senza
aver ottenuto un processo equo. Ci è da poco giunta la notizia che 5 di loro sono stati condannati a morte. L’espressione pacifica di opinioni politiche è stata classificata come “minaccia alla
sicurezza nazionale”, e la tortura è tragicamente diffusa.
Il controllo sulle informazioni provenienti dal Tibet e diventato più rigido. I giornalisti stranieri hanno potuto visitare la regione solo in visite guidate di gruppo, organizzate dal governo,
mentre agli osservatori dell'Onu sui diritti umani l'accesso è stato negato del tutto.
Continuano a giungere segnalazioni di violazioni dei diritti umani ai danni della popolazione tibetana: detenzioni e arresti arbitrari, prolungati periodi di carcere, negazione del diritto di
espressione, associazione e riunione nonché del diritto dei tibetani di preservare cultura, linguaggio e religione.
In Svizzera, a Davos durante il World Economic Forum. Abbiamo assistito increduli al vergognoso atto di sottomissione al potere economico del Governo retico, quando la polizia ha intimato di
allontanare dalla vetrina di un negozio alcuni scritti del Dalai Lama, libri di preghiera e emblemi tibetani La bandiera Tibetana è stata addirittura sequestrata per non contrastare e
indispettire il premier cinese Wen Jiabao.
I governanti si inginocchiano per ingraziarsi la Cina così come altre nazioni e, al fine di siglare accordi economici, chiudono gli occhi di fronte allo sfruttamento di alcuni ceti della
popolazione, alla sistematica violazione dei diritti umani
La globalizzazione e cioè la liberalizzazione economica che punta al massimo profitto che stiamo vivendo attualmente, non è altro che il dominio delle più grandi potenze sui paesi più fragili e
poveri. Il risultato è lo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, la distruzione dei diritti sociali e democratici, lo sfruttamento del lavoro minorile. Ciò produce profonde ingiustizie
sociali e aumenta le disuguaglianze tra ricchi e poveri nell’intero pianeta.
Dobbiamo essere capaci di mostrare cosa significa il rispetto delle regole democratiche come la libertà di espressione pacifica, la libertà d’informazione, la libertà di culto, di associazione,
di pensiero, il diritto alla vita, all’uguaglianza, ad un mondo giusto, il divieto alla tortura, alla schiavitù.
Ognuno di noi, singolarmente, è responsabile e dovrebbe agire per non diventare complice di chi approfitta della nostra passività per ottenere potere ed imbavagliare la libertà. Non bisogna
credere che piccole azioni individuali siano vane, che siano una goccia nell’oceano perché si sa che goccia dopo goccia nasce un fiume, un passo dopo l’altro e si va lontano e mille fili d’erba
fanno un prato.
Con il nostro piccolo gruppo di fedeli collaboratori abbiamo cercato di dare continuità alle attività e agli impegni presi. Ringraziamo i nostri membri e gli amici per il loro sostegno attivo,
finanziario o idealistico. Speriamo di poter contare sulla loro collaborazione anche nel 2009 affinché possiamo sviluppare i nostri impegni nei vari progetti umanitari e sostenere i tibetani in
Tibet e in esilio per ritrovare la felicità e la pace.
Tashi deleg!
10 marzo 2008
In memoria dell’insurrezione popolare di Lhasa del 1959 ogni anno il 10 marzo si svolgono manifestazioni di commemorazione a Zurigo, Berna e Ginevra. Tutti gli anni viene promossa un’azione
internazionale di esposizione della bandiera tibetana, in solidarietà con il popolo tibetano.
14 marzo 2008
La rivolta popolare tibetana a Lhasa nell’occasione della commemorazione del 10 marzo 1959 è stata soppressa con violenza sistematicamente dalla Polizia Popolare armata. La capitale Lhasa e più
tardi tutta la regione autonoma tibetana TAR è stata chiusa ermeticamente per la visita dei turisti e giornalisti. La comunicazione telefonica ed elettronica è stata interrotta oppure censurata.
E` tornato l’isolamento del popolo tibetano totale. Per molti tibetani, catturati nelle retate di quei giorni, è cominciata l’odissea nei lager cinesi: lavori forzati, sedute di rieducazioni
politica, indottrinamento patriottico cinese, umiliazioni e torture.
Il Dalai Lama manda suo appello di solidarietà e di compassione alla popolazione cinese. Chiede ai Governi delle Nazioni in tutto il mondo di aprire un’inchiesta ufficiale per trovare i fatti e
la causa all’origine della rivolta a Lhasa. Nessuno in Occidente vuole essere il primo a manifestare indignazione e rifiuto verso le violenze dei diritti del popolo tibetano, purtroppo le
richieste di boicottaggio delle Olimpiadi non vengono neppure considerate.
Gli amici del popolo tibetano in tutto il mondo organizzano delle manifestazioni, appelli e marce di solidarietà. Gli attivisti umanitari organizzano proteste simboliche contro il percorso della
fiaccola olimpica e scatenano le reazioni furibonde del regime autoritario di Pechino.
11 aprile 2008
Abbiamo organizzato una marcia silenziosa e pacifica a Bellinzona per manifestare la nostra solidarietà con il popolo tibetano. Amici e sostenitori della causa tibetana sono giunti nella capitale
all’appello della nostra associazione, di Amnesty International Ticino, dell’organizzazione delle donne tibetane in Svizzera, di Tibet Culture House, Milano e del partito dei Verdi, per esprimere
la più ferma condanna dell’uso della forza, richiedere di fermare immediatamente la sanguinosa repressione cinese e di avviare il dialogo per il riconoscimento del diritto di vivere in pace e
infine per il rispetto dell’autonomia culturale tibetana.
17 maggio 2008
La 6a assemblea annuale dei membri è stata organizzata presso il Ristorante Casa del Popolo, Bellinzona. Il comitato è stato rieletto e si costituisce da Tashi Albertini, presidente, Francesca
Machado-Zorrilla, vicepresidente e responsabile PR, Stefano Cassis, cassiere, Marie-Thérèse Gloor, segretariato, mentre Tanja Balbina e Claudio Bernasconi sono i revisori.
6 luglio 2008
Ha avuto luogo la manifestazione di Solidarietà Nazionale per il Popolo tibetano e le celebrazioni del compleanno di S.S. XIV Dalai Lama sulla Piazza federale a Berna; evento organizzato da tutte
le organizzazioni tibetane in Svizzera. In Ticino si è celebrato il compleanno di S.S. Dalai Lama con un concerto di mantra della cantante tibetana Dechen Shak-Dagsay organizzato dal Centro Monte
Verità, Ascona.
6 – 8 agosto 2008
La nostra associazione, grazie alla collaborazione con Amnesty International (AI)Ticino, era presente al Villaggio del festival (Festival Internazionale del Film a Locarno), dal 6 all’8 agosto
2008. Abbiamo aderito alla campagna internazionale contro le ingiustizie e le continue violazioni dei diritti umani in Tibet e in Cina, mentre si aprivano con grande sfarzo i giochi olimpici a
Pechino.
Alla vigilia dell’apertura dei giochi olimpici abbiamo acceso dei lumini sulla piazza aderendo anche noi alla campagna “Accendi una candela per il Tibet – candle4Tibet – la più grande protesta
luminosa del pianeta è stata celebrata il 7 agosto 08, alle ore 21.00.
La nostra azione è proseguita con il lancio dei palloncini in collaborazione con Amnesty International Ticino e Reporters sans frontières. Azione che desiderava sensibilizzare i media e
l’opinione pubblica sui giochi di Pechino 2008 e le libertà negate
8 agosto 2008
Siamo stati invitati alla Cerimonia “Olympia for Human Rights” alle isole di Brissago. Nella giornata di apertura dei giochi olimpici di Pechino la Fondazione Monte Verità ha lanciato l’
iniziativa di piantare degli ulivi di pace, provenienti dal villaggio di Olympia, in segno di promozione e coltivazione di una cultura del rispetto dei diritti umani. Gli ulivi sono stati
assegnati a dei padrini sportivi svizzeri che li hanno piantati alle isole di Brissago, al Monte Verità, al Centro Sportivo Tenero, al Monastero tibetano Rikon.
ottobre 2008
L’insegnamento di S.S. Dalai Lama a Basilea è stato cancellato a breve termine. Il 14 ottobre la celebrazione di 40 anni del monastero tibetano Tibet-Institut Rikon e i 25 anni dell’Associazione
Amicizia Svizzero Tibetana GSTF sono stati organizzati a Bülach vicino Zurigo.
La visita annunciata della Signora Jetsun Pema è stata cancellata per la scomparsa di suo fratello maggiore Taktser Rinpoche
17 ottobre – 2 novembre 2008
Tashi Albertini e Gabi Weick-Torti hanno visitato diversi progetti in Nepal. Il viaggio è stato effettuato interamente a spese private. Per alcuni giorni hanno vissuto e partecipato alla vita
della scuola monastica Manjushri Dechen Buddhist Learning Centre a Pharbing, dove oltre 50 giovani tibetani ricevono la formazione tradizionale buddista e godono della possibilità di studiare le
materie moderne (scienze e computer). La scuola è ben organizzata e dopo 12 anni di esistenza si è sviluppato un programma d’insegnamento di grande qualità e prestigio.
Le due donne hanno visitato diverse scuole sostenute da altre istituzioni e ONG attorno a Kathmandu, un Ashram dedicato a Sri Aurobindo. Sono state informate della mancanza d’insegnanti di
qualità, dei problemi nell’amministrazione del Paese. Le persone qualificate lasciano il paese alla prima possibilità.
A Pokhara hanno visitato la sede di Great Compassion Boarding School. La scuola è stata completamente ricostruita dopo la disastrosa frana nel settembre 2007. La GCBS Pokhara accoglie tutti i 140
bambini durante la stagione invernale. Durante i mesi estivi si fermano gli scolari che frequentano la IV-VI classe e dà alloggio agli allievi che frequentano le classi superiori alla SOS
Childrens Village della comunità tibetana. A Pokhara le due donne hanno visitato due insediamenti di profughi tibetani e due scuole di SOS Childrens Village.
2 - 8 novembre 2008
L'associazione Ticino-Tibet assieme al Prof. Chodup Tsering Lama ha collaborato con rappresentanti di diverse chiese, di altre organizzazioni e della Città di Lugano alla preparazione e alla
presentazione della settimana delle religioni in Ticino (FODINT).
29 – 30 novembre 2008
Sempre al Monte Verità di Ascona si è svolto il 11° ciclo di conferenze e seminari proposti e diretti dal Dr. Martin Kalff. La Conferenza pubblica di M. Kalff “La situazione attuale in Tibet”
verteva su riflessioni e considerazioni sul conflitto tra il popolo tibetano e l’occupante cinese dal punto di vista psicologico e buddista.
Un gruppo di 15 partecipanti ha partecipato al seminario di Dr. Martin Kalff. Il tema “Meditazione sulla saggezza e sulla compassione”, gli aspetti centrali nell’insegnamento del buddismo, sono
stati approfonditi attraverso la meditazione guidata, la discussione e il lavoro creativo.
8 dicembre 2008
Abbiamo organizzato in collaborazione con la Fondazione Monte Verità la visita al monastero tibetano a Rikon. Qui il gruppo è stato accolto del segretario Sig. Hepp del Tibet-Institut e dal
gruppo dei monaci residenti. La nostra visita è iniziata con una piccola cerimonia di preghiera, poi rappresentanti della Fondazione Monte Verità hanno consegnato l’ulivo di Olympia. Abbiamo
terminato la visita con una passeggiata attorno al monastero e la visita dello Stupa. Il gruppo di visitatori ticinesi ha potuto anche gustare un pranzo tradizionale tibetano (i famosi momo e
contorno) nella sede della comunità.
PROGETTI SOSTENUTI 2008
Sull’arco degli anni passati abbiamo mantenuto il contatto con diverse associazioni che in Nepal ed in India assistono, aiutano e favoriscono l’inserimento nella nuova realtà dei profughi dopo la
fuga forzata dalla loro patria. È un compito lungo e gravoso assistere i nuovi esuli, fornire assistenza medica e sociale, offrire una nuova casa ed un lavoro in un mondo per loro totalmente
sconosciuto. La nostra associazione contribuisce finanziariamente al sostegno di alcuni progetti:
Old Aged Home Swayambunath nel Nepal: il centro accoglie degli anziani tibetani assistiti dall’associazione Donne tibetane di Kathmandu
Il progetto scuola tibetana Tsechen Tharpaling Institute/Great Compassion Boarding School a Lo-Manthang, Mustang e Pokhara in Nepal: un sostegno alla scolarizzazione dei bambini
tibetani del Mustang tramite numerosi padrinati e il sostegno finanziario diretto.
Il progetto Manjushri Di-Chen Buddhist Learning Center, per giovani monaci, a Pharbing, Kathmandu/Nepal, con alcuni padrinati e donazioni per richieste di finanziamento mirate.