RAPPORTO delle ATTIVITA’ 2005


Yak-Trekking, luglio ‘05


Col nostro piccolo gruppo fedele di collaboratori abbiamo cercato di dare continuità alle attività e agli impegni presi ( da quasi dieci anni partendo come sezione dell’associazione amicizia svizzero-tibetana). La lotta non-violenta dei tibetani non è spettacolare ed è un modo di vivere la realtà con pazienza e con impegno costante che ci porterà sempre più vicino all’obiettivo sia sul campo socio-economico, sia sul campo politico. Questo atteggiamento si può giudicare senza grinta, forse troppo ingenuo, ma c'è un altro punto di vista, lo si può vedere molto coraggioso, perché non nuoce né agli altri né alla sua causa. Questa è la qualità unica dei tibetani di rimanere equilibrati interiormente anche se gli ostacoli sembrano insormontabili. L’arrivo dei nuovi rifugiati tibetani in Nepal, in India, e persino in Svizzera, testimoniano che la situazione in Tibet non è per nulla migliorata per i tibetani, anche se tutto il mondo vorrebbe sperare che con lo sviluppo economico cinese, la pressione politica nel Tibet sia diminuita. Ci vorranno ancora anni finché il benessere avrà raggiunto la maggioranza della popolazione e una nuova generazione sarà eventualmente più cosciente dei diritti fondamentali. Fino a quel momento il nostro impegno sarà di sostenere i più emarginati – i nostri compatrioti – che appartengono al Tibet e ai quali appartiene la terra del Tibet. 

Ci rendiamo conto che attirare l’attenzione del pubblico locale diventa sempre più difficile, l’impegno dei nostri collaboratori è molto prezioso, perciò ci siamo limitati a poche attività che hanno evocato l’interesse dei nostri soci e sostenitori. I mezzi più importanti per la nostra comunicazione con il pubblico sono il nostro bollettino informativo e il nostro sito internet. 

Ringraziamo i nostri membri e amici per il loro sostegno attivo, finanziario o idealistico. Speriamo di poter contare sulla loro collaborazione anche nel 2006 affinché possiamo sviluppare i nostri impegni nei vari progetti umanitari e sostenere i tibetani in Tibet e in esilio per ritrovare la felicità e la pace. Tashi deleg!


Da marzo 2005

Incontri regolari a Giubiasco offerti ad un gruppo di interessati alla filosofia e alla pratica buddista tibetana. Corso guidato dal Prof. Choedup , Milano.


10 marzo 2005

In memoria dell’insurrezione popolare di Lhasa del 1959, ogni anno, il 10 marzo, viene promossa un’azione internazionale di esposizione della bandiera tibetana, in solidarietà con il popolo tibetano. Abbiamo aderito alla campagna, purtroppo senza successo sul piano pubblico. Diversi amici e sostenitori hanno ordinato delle bandiere tibetane e alcuni ci hanno inviato loro testimonianza di solidarietà mostrando la bandiera tibetana a casa propria. Ringraziamo gli amici – ogni segno è importante!


9 aprile 2005

La 3a assemblea annuale dei membri è stata organizzata alla Fabbrica di Losone. Ringraziamo Sig. Michele Tognetti dell’ospitalità e dell’accoglienza a Losone. Conclusi i lavori amministrativi è stato offerto un rinfresco e la serata è continuata con la cena al Bistro della Fabbrica.


18 aprile 2005

L’associazione ha organizzato un incontro informale di tutte le organizzazioni per e con il Tibet nella Svizzera Italiana. Hanno partecipato rappresentanti di 8 organizzazioni. Le organizzazioni sono molto diverse una dall’altra. La serata era un’occasione di presentarci e scambiarci le informazioni. Abbiamo intenzione di presentare le organizzazioni sul nostro bollettino informativo schematicamente e di mantenere un rapporto regolare per diffondere notizie utili.


24 aprile 2005

All’occasione della festa di primavera alla Scuola Rudolf Steiner Locarno, la nostra associazione è stata invitata a partecipare. Abbiamo organizzato una bancarella d’informazione e dell’artigianato.


Inzio luglio 2005

Siamo stati il primo gruppo di visitatori sull’Alpeggio Rotiflüo sopra Embd ospiti di Sonja e Daniel Wismer. Un gruppetto di 10 ticinesi ha passato due giorni di stupenda avventura nelle alpi vallesane con gli yaks che ci hanno rammentato di un vivere e lavorare legato agli elementi della natura e con affetto ci collegano a quella vita a noi lontana degli abitanti del Tibet.


Agosto 2005

La visita di S.S. il Dalai Lama a Zurigo dal 5 al 12 agosto è stato un regalo eccezionale per la comunità tibetana in Svizzera, particolarmente per gli amici dei tibetani. 
Tra le oltre 9000 persone che hanno seguito in un’unica compostezza nel nuovo Hallenstadion, gli insegnamenti di S. S. il Dalai Lama, c’erano persone di oltre 44 diverse nazioni. C’erano tibetani provenienti dal Tibet, monaci e monache invitati dai loro famigliari residenti in Svizzera ad assistere a questo importante evento. 

Su richiesta del responsabile del programma “Dharma & Science” del Tibet Institut - monastero tibetano - di Rikon, abbiamo sostenuto il progetto di ampliare il Centro di studio per monache tibetane rifugiate in India. Negli ultimi decenni la violazione dei diritti umani degli occupanti cinesi in Tibet si è estesa all’incarcerazione dei religiosi tibetani perché praticano il Dharma. Molte sono le monache tibetane nelle prigioni in Tibet. Alcune riescono a scappare. Dopo una fuga in cui rischiano seriamente la vita, trovano accoglienza nei Centri di studio e nei monasteri tibetani nell’ India del Sud. Per attirare l’attenzione a questo progetto sono stati organizzate due serate:

30 settembre 2005

L’alpinista Cestmir Lukes ha offerto una serata di viaggio in immagini al pubblico interessato con un diaporama “Tibet – attraverso il Transhimalaya con una caravana di yaks”. Grazie al suo impegno senza onorario e l’ospitalità del Centro La Torre di Losone, abbiamo potuto devolvere le offerte senza deduzioni alle monache tibetane presenti alla serata.

1° ottobre 2005

Abbiamo trovato l’accoglienza generosa al Centro La Piazzetta, Lugano, dove le due monache, Tenzin Yangdol e Tenzin Dhesel, hanno raccontato la vita in monastero, hanno parlato della formazione, della loro esperienza e dei progetti futuri della comunità monastica al Jangchub Choeling Nunnery, di Mundgod in India.

22 ottobre 2005

Anche quest’anno abbiamo partecipato con altre ONG della FOSIT alla giornata “ Il mondo in Piazza” nell’ambito delle manifestazioni TraSguardi a Lugano. Abbiamo organizzato per lo spazio Asia un centro di raccoglimento. Nella corte del Municipio di Lugano due monaci, Thupten e Tenzin di Milano, hanno creato durante la giornata un Mandala di sabbia.


25 novembre 2005

L’ottavo ciclo di conferenza e seminario annuale diretto e proposto da Dr. Martin Kalff al Centro seminariale Monte Verità, Ascona, è stato aperto con la Conferenza pubblica dedicato a “Buddismo e Cristianesimo “ una riflessione su quello che unisce e quello che divide le due religioni.


26 e 27 novembre 2005

Un gruppo di 16 partecipanti ha seguito il seminario meditativo “Affrontare le emozioni distruttive“con Martin Kalff. La meditazione diretta da M. Kalff non è un metodo o una tecnica da imparare, ma aiuta a scoprire e sviluppare la forza interiore. Il luogo scelto per l’incontro, il Monte Verità, è famoso per la sua naturale energia e favorisce questo genere di lavoro.


10 dicembre 2005

Giornata dei diritti umani: abbiamo accolto l'appello dei giovani di Lokarno autogestita ed abbiamo partecipato assieme a svariate ONG con una bancarella per sensibilizzare i visitatori sulla situazione in Tibet. E' poi seguito un corteo che manifestava a favore dei diritti umani nel mondo.


Progetti sostenuti nel 2005

Sull’arco degli anni passati abbiamo mantenuto il contatto con diverse associazioni che in Nepal ed in India assistono, aiutano e favoriscono l’inserimento nella nuova realtà dei profughi dopo la fuga forzata dalla loro patria. È un compito lungo e gravoso assistere i nuovi esuli, fornire assistenza medica e sociale, offrire una nuova casa ed un lavoro in un mondo per loro totalmente sconosciuto. La nostra associazione contribuisce finanziariamente al sostegno di alcuni progetti: 

Nelenkhang Reception Center di Kathmandu in Nepal: il centro si occupa di accoglienza medica e sociale, prendendosi cura dei profughi e per procurar loro lo status di rifugiato politico. Il centro è sorto per volontà dell’alto commissariato dell’ONU per i rifugiati, dell’Unione Europea, della comunità tibetana residente in Nepal e della American Himalayan Foundation. 

Old Aged Home Swayambunath nel Nepal: il centro accoglie degli anziani tibetani assistiti dall’associazione donne tibetane di Kathmandu. 

Il progetto scuola tibetana Tsechen Tharpaling Institute/Great Compassion Boarding School a Lo-Manthang, Mustang/Nepal: sostegno alla scolarizzazione dei bambini tibetani del Mustang con la promozione del padrinato e il sostegno finanziario diretto. 

Il progetto Manjushri Di-Chen Buddhist Learning Center, per giovani monaci, a Pharbing, Kathmandu/Nepal. 

Documentazioni e informazioni dettagliate ed aggiornate dei progetti sostenuti sono a disposizione alla sede della nostra associazione e possono essere sempre richieste